Anna Foglietta è un’attrice dalla brillante carriera. Ultimamente è stata vista su grande schermo nell’ultimo film di Carlo Verdone: Si vive una volta sola. Ma di quale incubo è stata protagonista in qualità di madre? Che cosa è successo?
Anna Foglietta è una grandissima interprete nostrana che sa alternare piccolo e grande schermo risultando sempre convincente.
Di recente è stata protagonista della fiction Alfredino – Una storia italiana che ha riportato in tv la tragica storia del bambino caduto in un pozzo a Vermicino. Per interpretare la signora Franca, lei non ha incontrato la vera madre del piccolo, ma ha attinto dalla sua esperienza di attrice.
Ma anche lei come mamma nella vita reale ha dovuto fronteggiare una difficile situazione: ecco cosa è successo.
Anna Foglietta: lei e la sua famiglia in difficoltà
Anna Foglietta, a soli 42 anni, è una delle nostre artiste più acclamate, nonostante la giovane età ha già lavorato al fianco di grandi nome come Alessandro Gassmann, Carlo Vanzina e Edoardo Leo. Oltre al suo lavoro ha anche una bella famiglia formata dal marito di cui è innnamoratissima: Paolo Sopranzetti e i tre figli: Lorenzo, Nora e Giulio, tutti ancora bambini.
La sua, come tante famiglie italiane, ha vissuto con difficoltà i mesi di lockdown. Lei ne aveva parlato nel corso di una passata intervista con Repubblica, spiegando che aveva reagito meglio alla prima chiusura di marzo, mentre la seconda l’ha messa alla prova. Come mai e come si lega questo al dramma che ha vissuto?
La pandemia non l’ha risparmiata
La sua secondogenita, la piccola Nora, che all’epoca aveva solo 7 anni, si è ammalata di Covid. La piccola non ha avuto sintomi e anche i restanti famigliari non hanno riportato conseguenze, però è stata comunque dura. La protagonista di Storia di Nilde ha ammesso di aver sentito il peso e la stanchezza del periodo storico che tutti quanti abbiamo vissuto.
Anna Foglietta ha aggiunto di essersi sentita destabilizzata dal vedere i bambini con la mascherina, dalla necessità di lavarsi costantemente le mani e dall’isolamento sociale. Lei, come altre mamme ha avuto un grosso carico sulle spalle, quello di dover gestire tre bambini chiusi in casa. Anche se i suoi figli erano in grado di avere un minimo di autonomia, cioè erano capaci di lavarsi, vestirsi e le cose non sono state affatto semplici.
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Impossibilitata a svolgere il lavoro che amava, costretta ad affiancare i figli nelle videolezioni, cercando di intrattenere i piccoli, governare la casa, preparare pranzi e cene per tutti, anche lei si è ritrovata con i nervi un po’ a pezzi. Per fortuna ora quel periodo è passato. Sua figlia Nora non ha avuto ricadute e anche tutti gli altri membri della famiglia stanno bene.
