Messina Denaro, non è ancora finita | Si dà la caccia a un’altra persona

Le indagini per ricostruire tutti i movimenti degli ultimi 30 anni del boss Matteo Messina Denaro saranno lunghe ma intanto si cercano le persone a lui più vicine. Ed è caccia ad una presunta amante dopo un ritrovamento particolare

Sono tre i covi finora scoperti del boss Matteo Messina Denaro, normali appartamenti all’interno dei quali sono stati rinvenuti indizi che hanno permesso di ricostruire lo sfarzoso stile di vita del boss latitante per oltre 30 anni e considerato uno dei dieci più ricercati al mondo prima del suo arresto, avvenuto il 16 gennaio 2023 da parte dei Carabinieri del Ros, in un vicolo nelle vicinanze della clinica privata La Maddalena.

Arresto Messina Denaro
Messina Denaro, si cerca un’altra persona (Political24 / Foto Ansa)

Con lui sono finiti in manette anche Giovanni Luppino, autista del boss accusato di favoreggiamento e, nei giorni seguenti, anche Andrea Bonafede, l’uomo che avrebbe ceduto i suoi documenti a Messina Denaro affinché potesse vivere sotto falso nome.

Ebbene, se da un lato le indagini per un’accurata ricostruzione degli spostamenti del boss saranno molto lunghe e non facili, dall’altro sono i nomi delle ultime persone a lui più vicine ad avere, al momento, la massima priorità. Per avere un quadro di quelli che sono stati i rapporti umani avuti nell’arco di tre decadi dal boss.

Matteo Messina Denaro, si cerca una donna: di chi si tratta

C’è una persona che figura tra i potenziali ricercati: l’indagine è scaturita dal ritrovamento, in uno degli appartamenti nei quali Messina Denaro ha abitato, di oggetti a lui non riconducibili. Abiti femminili, nella fattispecie, che potrebbero appartenere, secondo le ipotesi degli investigatori e come riportato dal Messaggero, ad una presunta amante del boss di Castelvetrano.

Si tratta al momento solo di un’ipotesi, un mistero che sarà compito delle forze dell’ordine cercare di rivelare raccogliendo ulteriori indizi che possano portare alla donna proprietaria di tali abiti. Se così fosse, oltre a fiancheggiatori, prestanomi e persone che lo hanno a lungo protetto, il superlatitante avrebbe ospitato nel suo bunker anche una donna. Ed il fatto che abbia lasciato dei vestiti nell’abitazione lascia pensare che la sua presenza possa essere stata particolarmente assidua.

Le indagini per ricostruire la rete di fiancheggiatori

Nel frattempo, molto materiale è stato rinvenuto e sequestrato: da vestiti di lusso a gioielli, da quadri a poster, da libri ad altre suppellettili, tutto è passato in rassegna dagli uomini del Ros per dar forma a quello che era lo stile di vita dell’uomo più ricercato d’Italia. L’uomo avrebbe dunque avuto nel corso dei suoi anni di latitanza anche una vera e propria relazione stabile.

Indagini
Caccia all’amante del boss latitante (Political24)

E la presunta amante avrebbe frequentato, ma al momento si tratta solo di voci non confermate, anche un’altra delle tre abitazioni del boss, ovvero quella in via San Giovanni nella quale lui non abitava più da diverso tempo. A segnalarlo è stato per primo il titolare della ditta di traslochi incaricata da Denaro di effettuare il trasporto di mobili ed elettrodomestici per trasferirli altrove. Quando gli operai sono giunti sul posto, ha spiegato l’uomo che ha contattato subito gli inquirenti, avrebbero trovato i cassetti già vuoti.

Articolo di Daniele Orlandi

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