Cina e Russia contro il G20 | Un’immagine virale in Asia mostra la visione di una parte del mondo

Un’immagine che suona come una minaccia contro il G20 e l’Occidente arriva dalla Cina, che intanto rafforza la propria alleanza con la Russia.  

L’immagine inquietante apparsa domenica scorsa, primo gennaio 2023, sul social network cinese Weibo riassume in maniera preoccupante quanto accaduto a livello internazionale negli ultimi due mesi, tra Cina Russia e il resto del mondo.

Dalla Cina un'immagine minacciosa per l'Occidente
Video colloquio tra Xi Jinping e Putin – Foto: Ansa

Un’idra a sei teste, appollaiata su un masso sul quale è incisa la scritta “G20”, è fronteggiata in maniera spavalda da due soldati in armatura, uno russo e l’altro cinese, che sembrano copiati da un’antica stampa di guerra.

Il significato simbolico della raffigurazione e della sua data di pubblicazione è fin troppo chiaro. Il nuovo anno si apre all’insegna di un’alleanza sempre più stretta tra Cina e Russia, che si contrappone in maniera netta all’Occidente, schierato invece contro l’azione militare ordinata da Putin in Ucraina.

Cina e Russia, due guerrieri contro l’Occidente: un’immagine cha fa paura

Le teste dell’idra portano i colori delle nazioni che rappresentano, quindi per l’autore dell’immagine i nemici principali di Russia e Cina sono gli Stati Uniti d’America, la Germania, la Francia e l’Inghilterra, nazioni capofila del G20. L’illustratore ha risparmiato invece l’Italia, sebbene il nostro paese abbia condannato fina da subito l’azione militare dell’esercito russo in territorio ucraino.

L’ultimo forum dei paesi più ricchi e maggiormente industrializzati del mondo si è tenuto a novembre sull’isola indonesiana di Bali. Al termine del vertice durato due giorni, i paesi partecipanti hanno rilasciato una dichiarazione approvata all’unanimità nella quale condannavano “nei termini più forti” l’aggressione della Russia ai danni della martoriata  Ucraina.

Dichiarazione che non è piaciuta affatto al Cremlino, tanto che il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, a capo della delegazione intervenuta al summit del G20, ha subito condannato la “politicizzazione” dell’incontro. Al momento, a livello internazionale, la Russia può contare su un solo alleato, la Cina. La  superpotenza asiatica sulla questione ucraina continua a mantenere una posizione ambivalente, per non dire ambigua, ma utile a favorirla nella partica geopolitica ingaggiata contro gli Usa.

Da un parte la Cina chiede il cessate le armi, ma dall’altra non ha mai condannato il presidente Putin, come invece anno fatto gli Stati Uniti e l’Europa. Anzi, nel corso di un video colloquio tenutosi lo scorso 30 dicembre, il presidente cinese Xi Jinping e il presidente russo hanno ribadito l’intenzione di rafforzare la propria cooperazione militare, dichiarandosi a “stretto contatto strategico”.

Nello stesso incontro Putin ha ricordato quanto il volume degli scambi commerciali tra Russia e Cina abbia raggiunto numeri da record “nonostante le sanzioni e i ricatti occidentali”. L’intenzione è quella aumentare ulteriormente il valore degli scambi tagliando il traguardo dei 200 miliardi prima del 2024. Il mostruoso Occidente è avvisato, la santa alleanza tra i due guerrieri dell’est si rafforza e procede a gonfie vele, senza alcun timore reverenziale.

Articolo di Michele Lamonaca

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