Gerry Scotti e Carlo Conti: uniti dal subdolo dramma | Il terribile retroscena

Gerry Scotti e Carlo Conti apparentemente non hanno molto in comune, a parte essere entrambi due conduttori televisivi molto noti. Ma c’è qualcosa che purtroppo li ha accomunati di recente, sapete che cosa?

Se pensiamo per un attimo ai due noti conduttori televisivi Gerry Scotti e Carlo Conti, cosa vi viene in mente? Entrambi sono molto amati dal pubblico, conducono programmi di punta, sono molto divertenti e sanno intrattenere i telespettatori. Insomma, hanno molto in comune, almeno per quanto riguarda il loro lavoro, ma a livello personale? Provano l’uno per l’altro stima e rispetto reciproci, ma non solo. Di recente sono stati colpiti da un dramma simile che li ha accomunati e li ha avvicinati, sapete di cosa si tratta?

Gerry Scotti e Carlo Conti: il dramma li ha avvicinati

Di solito si dice che una persona si vede quanto tiene a te nel momento del bisogno. Non potevamo trovare frase più azzeccata di questa per descrivere quello che è successo ai due volti noti della televisione italiana: Gerry Scotti e Carlo Conti. Seppur non siano assidui frequentatori (almeno non pare sia così) e lavorino su reti differenti, in un periodo delicato della loro vita, si sono rivelati veri amici e sostenitori l’uno dell’altro.

Ad unirli infatti si è messa una malattia subdola e veramente brutta che li ha colti di sorpresa come capita, purtroppo, alla maggior parte delle persone. Entrambi hanno avuto il Coronavirus più o meno nelle stesse settimane verso ottobre-novembre del 2020.

Se però inizialmente l’hanno contratto in una forma leggera e asintomatica, quindi senza presentare sintomi eccessivi, solo dopo la loro condizione è peggiorata e si è aggravata. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale per diversi giorni ed è lì che hanno unito le loro forze, spalleggiandosi e facendosi coraggio l’uno all’altro.

“Amici di virus”

Gerry Scotti e Carlo Conti hanno così condiviso una bruttissima esperienza che, a detta di loro, avrebbero potuto anche evitare. Ma se bisogna guardare gli aspetti positivi, uno c’è stato ed è il loro supporto reciproco durante i giorni di permanenza all’interno dell’ospedale.

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Si sono sentiti tutti i giorni tra messaggi e battute, hanno cercato di tirarsi su il morale a vicenda e di condividere una malattia che porta ad essere soli ed isolati dal resto del mondo. E per finire, si chiedevano cosa mangiavano, forse unica consolazione di quei giorni!